Case Histories, Impermeabilizzazione

Impermeabilizzazione di un invaso per la salvaguardia della risorsa idrica in Toscana

Il problema

La salvaguardia della risorsa idrica e la sua corretta gestione è essenziale al fine di evitare fenomeni estremi come gli eventi siccitosi, che possono mettere in crisi la produttività delle aree agricole, con ricadute a cascata anche su altri ambiti della società. La realizzazione di invasi impermeabilizzati permette di accumulare le acque piovane durante i periodi più piovosi, al fine di utilizzarle in momenti di scarse precipitazioni, quando più richiesti dall’agricoltura. Questi bacini delocalizzati sul territorio, permettono anche di alleggerire la pressione sui grandi invasi come dighe o laghi naturali, da cui l’acqua viene frequentemente attinta per la normale irrigazione dei campi. Fondamentale è però scegliere e realizzare in modo corretto il tipo di impermeabilizzazione per ogni invaso, al fine di evitare danneggiamenti del pacchetto impermeabile e dispersione dell’acqua raccolta.

La Soluzione

Questo bacino in Toscana è stato impermeabilizzato utilizzando una guaina impermeabile in polietilene ad alta densità (PEAD o HDPE) di colore verde scuro per un maggior inserimento ambientale. La guaina in HDPE – rispetto ad altri prodotti per l’impermeabilizzazione – garantisce una serie di vantaggi:

  • Eccellente grado di impermeabilizzazione;
  • I teli possono essere saldati a “doppia pista” e le saldature testate per il rilascio di una garanzia di tenuta stagna.
  • Elevatissima resistenza agli agenti chimici. E’ un prodotto monomateriale e completamente inerte, motivo per cui è l’unico prodotto sintetico previsto per l’impermeabilizzazione in discarica nella normativa italiana
  • Elevata durabilità nel tempo anche se esposta direttamente ai raggi UV, grazie alla protezione al carbon black
  • Possibilità di lasciare l’HDPE a vista, senza necessità di coprirlo a posa finito.
  • Possibilità di testare le condizioni ed eventualmente riparare la guaina impermeabile anche dopo diverso tempo che è stata messa in opera

Come buona norma, tra la guaina in HDPE ed il terreno è stato posato un tessuto non tessuto di grammatura idonea, al fine di evitarne il danneggiamento per punzonamento.

Inoltre, ad intervalli prescelti sono state stese delle strisce di geocomposito grimpante tridimensionale rinforzato in rete metallica a doppia torsione protetta da polimero ecologico. Queste stese di geocomposito, dal ciglio fino al fondo del bacino, svolgono una funzione di “corridoi di risalita” su cui animali e persone che inavvertitamente scivolano nel bacino possano aggrapparsi per uscirne.

Tutto il pacchetto di impermeabilizzazione è stato ancorato mediante la realizzazione di una trincea di ancoraggio. La trincea di ancoraggio è stata calcolata con apposito software, sulla base della geometria della sponda da impermeabilizzare.

 

Fasi di posa della guaina impermeabile in HDPE e dei “corridoi di risalita”

Bacino a lavoro finito prima della messa in opera

Soluzioni come quella descritta in questo caso applicativo possono essere adottate anche nella realizzazione di bacini anti-incendio o per l’innevamento. Le soluzioni progettuali potranno essere adattate al fine di fondersi al meglio con quello che è il territorio circostante e le necessità specifiche.

Clicca il banner sottostante per scaricare la brochure con le soluzioni per l’impermeabilizzazione degli invasi

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